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Blog del Instituto Cervantes de Roma

Lengua y cultura de España e Hispanoamérica

Il tema del viaggio nelle letterature di ambito sefardita e ashkenazita

El 19 de febrero de 2025 en Biblioteca por | Sin comentarios

Il volume “Viaggi ebraici – Tra esperienza del mondo e dell’abisso” offre un’analisi approfondita del tema del viaggio nel contesto dell’ebraismo, esplorando sia le esperienze storiche e culturali che le dimensioni letterarie che il viaggio ha assunto nel corso dei secoli. Gli autori e le autrici affrontano vari aspetti del viaggio ebraico in ambito sefardita e ashkenazita, evidenziando come esso sia stato influenzato da eventi storici traumatici, come persecuzioni, pogrom e la Shoah, ma anche da esperienze di scoperta culturale e identitaria. Il viaggio viene descritto come un concetto sfaccettato, che va oltre il mero spostamento fisico.

Particolare attenzione è dedicata anche alla dimensione linguistica del viaggio, con un focus sulle lingue di esilio come il giudeo spagnolo, l’yiddish e l’ebraico moderno, che assumono significati diversi a seconda del contesto. La questione dell’identità ebraica è centrale, con l’idea che il viaggio possa riflettere sia la ricerca di libertà che il desiderio di ricollegarsi alle proprie radici.

Il volume offre un’interessante panoramica su come il mondo sefardita sia stato esplorato e riscoperto in epoca recente, mettono in luce le complessità dell’identità ebraica, in particolare nel contesto spagnolo del primo Novecento e nel periodo della Seconda guerra mondiale.

Il saggio di Paola Bellomi pone l’accento sulla relazione tra l’ebraismo e la Spagna, evidenziando il filosefardismo iberico come un punto di incontro di esperienze e lotte identitarie. Il saggio si concentra su autori e autrici come Rafael Cansinos Asséns, Max Aub, Máximo José Kahn e le sorelle Nelken, Margarita e Carmen. Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, il tema del viaggio ebraico subisce una trasformazione drammatica. Andrea Zinato, nel suo saggio su Moshe ‘Ha-Elion, indaga le esperienze degli ebrei di Salonicco, focalizzandosi sulla vita di un sopravvissuto che ha documentato il suo passaggio attraverso i campi di concentramento. Alessia Cassani offre uno sguardo sulla letteratura sefardita attuale, mettendo in luce il complesso rapporto tra identità, lingua e territorio. Il viaggio a ritroso si configura non solo come un ritorno fisico a luoghi significativi del passato, ma anche come un recupero di un’identità collettiva che è stata frammentata dalla diaspora. La lingua, in questo contesto, diventa un veicolo di memoria e identità, un modo per ricollegarsi a una tradizione che ha attraversato secoli e continenti.

Nel complesso, questo volume offre una riflessione multidimensionale sull’identità ebraica, sul significato del viaggio e sulla memoria culturale, evidenziando come la storia e la letteratura possano fungere da strumenti di riscoperta e di comprensione in un mondo spesso segnato dalla divisione e dalla persecuzione. “Viaggi ebraici” si propone come una guida attraverso i diversi strati della cultura ebraica, stimolando una riflessione più ampia sulle identità e le esperienze che hanno caratterizzato il popolo ebraico nel corso della storia. La letteratura diventa così un mezzo per esplorare e comprendere i molteplici significati del viaggio, dai percorsi reali a quelli immaginari.

Viaggi ebraici – Tra esperienza del mondo e dell’abisso, a cura di Roberta Ascarelli, Paola Bellomi e Julio Pérez-Ugena, Milano/Udine, Mimesis, 2025

El volumen “Viajes judíos. Entre la experiencia del mundo y el abismo” ofrece un análisis del tema del viaje en el contexto del judaísmo, explorando tanto las experiencias históricas y culturales como las dimensiones literarias que el viaje ha asumido a lo largo de los siglos. Los autores y las autoras abordan diversos aspectos del viaje judío en el contexto sefardí y asquenazí, destacando cómo estuvo influenciado por acontecimientos históricos traumáticos, como persecuciones, pogromos y el Holocausto, pero también por experiencias de descubrimiento cultural e identitario. El viaje se describe como un concepto multifacético, que va más allá del mero movimiento físico.

También se presta especial atención a la dimensión lingüística del viaje, con especial atención a las lenguas del exilio como el judeoespañol, el yiddish y el hebreo moderno, que adquieren diferentes significados según el contexto. La cuestión de la identidad judía es central, con la idea de que viajar puede reflejar tanto la búsqueda de libertad como el deseo de reconectarse con las propias raíces.

El volumen ofrece un interesante panorama de cómo se ha explorado y redescubierto el mundo sefardí en tiempos recientes, destacando las complejidades de la identidad judía, particularmente en el contexto español de principios del siglo XX y durante la Segunda Guerra Mundial.

El ensayo de Paola Bellomi se centra en la relación entre el judaísmo y España, destacando el filosefardismo como punto de encuentro de experiencias y luchas identitarias , como en el caso de autores y autoras como Rafael Cansinos Asséns, Max Aub, Máximo José Kahn y las hermanas Nelken, Margarita y Carmen. Con el estallido de la Segunda Guerra Mundial, el tema del viaje judío experimentó una transformación dramática. Andrea Zinato, en su ensayo sobre Moshe ‘Ha-Elion, investiga las experiencias de los judíos de Salónica, centrándose en la vida de un sobreviviente que documentó su paso por los campos de concentración. Alessia Cassani ofrece una mirada a la literatura sefardí actual, destacando la compleja relación entre identidad, lengua y territorio. El viaje de regreso se configura no sólo como un retorno físico a lugares significativos del pasado, sino también como una recuperación de una identidad colectiva que ha sido fragmentada por la diáspora. El lenguaje, en este contexto, se convierte en un vehículo de memoria e identidad, una forma de reconectarse con una tradición que ha abarcado siglos y continentes.

En general, este volumen ofrece una reflexión multidimensional sobre la identidad judía, el significado del viaje y la memoria cultural, destacando cómo la historia y la literatura pueden servir como herramientas de redescubrimiento y comprensión en un mundo a menudo marcado por la división y la persecución. “Viajes judíos” pretende ser una guía a través de las diferentes capas de la cultura judía, estimulando una reflexión más amplia sobre las identidades y experiencias que han caracterizado al pueblo judío a lo largo de la historia. La literatura se convierte así en un medio para explorar y comprender los múltiples significados del viaje, desde los caminos reales a los imaginarios.

La condizione femminile secondo Colombine

El 5 de febrero de 2025 en Biblioteca por | Sin comentarios

Nel marzo del 2024 è uscita la prima traduzione in italiano del romanzo La rampa di Carmen de Burgos “Colombine” (“Il piano inclinato” ed. di Antonella Gallo, Firenze, Le Lettere), una delle grandi crittografe dei primi trenta anni del XX secolo, al pari di Emilia Pardo Bazán. La rampa (Madrid, Renacimiento, 1917) all’interno di “Colombine” è il romanzo più importante tra quelli di tematica apertamente femminista, insieme a El hombre negro (1916), El artículo 438 (1921), El extranjero (1923) e La malcasada (1923). Sulla scia dei migliori romanzi urbani del Realismo e del Naturalismo spagnolo, il romanzo racconta la tragica discesa negli abissi sociali di Isabel, una ragazza borghese caduta in declino dopo la morte dei suoi genitori che, a causa di una relazione amorosa illecita con il padre di sua figlia e senza essere preparata alla vita indipendente, finisce per entrare in una scuola per domestiche per evitare la prostituzione. Intorno alla protagonista si muovono altre donne maltrattate dagli uomini che lottano per sopravvivere in una società spietata e brutale, rifiutandosi di cedere gli ultimi brandelli della loro classe e dignità umana.

La Rampa è una straordinaria testimonianza della condizione femminile nella Madrid dei primi trenta anni del XX secolo su ciò che si pianifica una storia-pamphlet che continua ad essere attuale per la sua vibrante richesta di giustizia per le donne, vittime indifese del sessismo patriarcale e della mancanza di protezione sociale.

Fedele all’informazione rigenerazionista, Carmen de Burgos con la sua vasta produzione di romanzi e saggi, si propose non solo di denunciare l’oppressione delle donne ma anche di educarle inventando un nuovo modello de femminilità, immaginando la donna di oggi libera, responsabile e capace di difendere il suo diritto a un’esistenza piena.

Dopo essere stata inguistamente dimenticata durante il franchismo, “Colombine” è attualmente una delle donne-faro più studiate e riconosciute a livello internazione dell’Etá d’Argento come dimostra l’esposizione nella Biblioteca Nazionale di Madrid, aperta fino al 2 marzo 2025.

Portada de edición en italiano de «Il piano inclinato» de Carmen de Burgos, traducido por Antonella Gallo.

En marzo de 2024 ha salido a luz la primera traducción al italiano de la novela La rampa de Carmen de Burgos “Colombine” (“Il piano inclinato” ed. de Antonella Gallo, Firenze, Le Lettere), una de las grandes polígrafas españolas del primer tercio del siglo XX a la par con Emilia Pardo Bazán. La rampa (Madrid, Renacimiento, 1917) es la novela de “Colombine” de más envergadura dentro del grupo de tema abiertamente feminista, junto con El hombre negro (1916), El artículo 438 (1921), El extranjero (1923) y La malcasada (1923). En la estela de las mejores novelas urbanas del Realismo y Naturalismo español, la novela narra el trágico descenso a los abismos sociales de Isabel, una burguesita venida a menos tras la muerte de sus padres que, a causa de una relación amorosa no legalizada con el padre de su hija y sin estar prerparada para la vida autónoma, terminará ingresando en un colegio de criadas para evitar la prostitución. Alrededor de la protagonista, se mueven otras mujeres vejadas por los hombres que luchan para sobrevivir en una sociedad despiadada y brutal negándose a entregar los últimos despojos de su dignidad de clase y humana.

La Rampa es un extraordinario testimonio de la condición femenina en la Madrid del primer tercio del siglo XX sobre el que se urde una historia-panfleto que sigue siendo actual por su vibrante demanda de justicia para con las mujeres, víctimas indefensas del sexismo patriarcal y de la falta de protección social.

Fiel a su formación regeneracionista, Carmen de Burgos con su extensa producción novelística y ensayística, se propuso no solo denunciar la opresión del medio sobre la mujer sino también educarla inventando un nuevo modelo de feminidad, imaginando a la mujer de hoy, libre, responsable y capaz de defender su derecho a una existencia plena.

Tras el injusto olvido en que cayó su figura durante el franquismo, “Colombine” es hoy en día una de las mujeres-faro de la Edad de Plata más estudiada y reconocida internacionalmente como lo demuestra la exhibición en la Biblioteca Nacional de Madrid, abierta hasta el 2 de marzo 2025.

Consigli di Ramón y Cajal ai giovani ricercatori

Lo scorso novembre, la sede centrale del CNR di Roma ha ospitato l’“Encuentro Cajal Italia”, un convegno dedicato a “Neuroscience-inspired Next Generation AI”, organizzato dalla Fondazione EBRI “Rita Levi-Montalcini” in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna. L’evento ha celebrato il 90° anniversario della morte di Santiago Ramón y Cajal e ha visto la presentazione della traduzione italiana di Reglas y consejos sobre investigación científica (Los tónicos de la voluntad).

Quest’opera, frutto delle riflessioni di Cajal (1852-1934), deriva da un discorso pronunciato il 5 dicembre 1897 in occasione della sua ammissione alla Real Academia de Ciencias Exactas, Físicas y Naturales di Spagna. Scritta per orientare i giovani ricercatori nella loro carriera, offre anche considerazioni sul ruolo dello scienziato nella società e sull’importanza del supporto statale nella formazione scientifica.

Cajal enfatizzava la disciplina e il metodo scientifico come strumenti fondamentali per promuovere innovazione e meritocrazia. Sottolineava inoltre il valore del plurilinguismo per abbattere le barriere linguistiche e rendere la scienza spagnola accessibile a livello globale. Propose il sostegno governativo per creare istituzioni come la Junta de Ampliación de Estudios, che favorivano collaborazioni internazionali e modernizzavano l’educazione, unendo un forte senso di patriottismo a una visione globale. L’opera si articola in capitoli che offrono consigli pratici ai giovani scienziati, affrontando le qualità morali necessarie e le condizioni sociali favorevoli alla ricerca scientifica.

El pasado mes de noviembre, la sede central del CNR de Roma, acogió el “Encuentro Cajal Italia”, dedicado a la “Inteligencia Artificial de Próxima Generación Inspirada en la Neurociencia”, organizado por la Fundación EBRI “Rita Levi-Montalcini” en colaboración con la Embajada de España. Este evento conmemoró el 90° aniversario de la muerte de Santiago Ramón y Cajal y presentó la traducción italiana de Reglas y consejos sobre investigación científica (Los tónicos de la voluntad).

Esta obra, que recoge las reflexiones de Cajal (1852-1934), se basa en un discurso pronunciado el 5 de diciembre de 1897 al ser admitido en la Real Academia de Ciencias Exactas, Físicas y Naturales de España. Su objetivo es guiar a los jóvenes investigadores en sus trayectorias profesionales, además de ofrecer consideraciones sobre el papel del científico en la sociedad y la relevancia del apoyo estatal en la formación científica.

Cajal subrayaba la importancia de la disciplina y el método científico como pilares para fomentar la innovación y la meritocracia. También destacaba el valor del plurilingüismo para superar barreras lingüísticas y hacer que la ciencia española fuera accesible a nivel internacional. Propuso el respaldo gubernamental para establecer instituciones como la Junta de Ampliación de Estudios, que promovían colaboraciones internacionales y modernizaban el sistema educativo, combinando un fuerte sentido de patriotismo con una perspectiva global. La obra se organiza en capítulos que ofrecen consejos prácticos a los jóvenes científicos, abordando las cualidades morales necesarias y las condiciones sociales propicias para la investigación.

Giornate internazionali su María Zambrano

Nei giorni 10 e 11 dicembre si sono tenute le Giornate Internazionali “Escrituras de la identidad y del exilio: visiones de Europa a partir de María Zambrano”.

Queste Giornate Internazionali, organizzate dal Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture straniere dell’Università Roma Tre, in collaborazione con la Fondazione María Zambrano, con il FILCO (Grupo de Investigación en Literatura Contemporánea) e con il GEXEL (Grupo de Estudios del Exilio Literari e sovvenzionate da parte dell’Istituto Cervantes di Roma sono state inserite all’interno del ciclo di attività Herencias —scritture di memoria e identità. Esse mirano a fornire un’opportunità di ricerca e creazione multidisciplinare che possa trattare le sfide sociali che l’Europa odierna si trova ad affrontare, in termini di memoria democratica e storica, a partire dalla filosofia fino ad arrivare alla scrittura.

Le giornate sono state inaugurate da Simone Trecca, direttore del Dipartimento di LLCS, Ignacio Peyró, direttore dell’Instituto Cervantes di Roma e da Marifé Santiago Bolaños, della Fondazione María Zambrano. Sono intervenuti anche diversi professionisti specializzati nelle opere della Zambrano, come Elisabetta Sarmati (Sapienza Università di Roma), Paola Cattani (Università degli Studi Roma Tre), Esther Lázaro Sanz (Universitat Autònoma de Barcelona), Nieves Rodríguez Rodríguez (Universidad Complutense de Madrid/Universidad de Alcalá), Ignacio Amestoy (autore teatrale), Rubén Buren, Juanma Romero Gárriz e Carmen Soler.

Inoltre, Begoña Colmenero Niño, responsabile della Biblioteca María Zambrano dell’Instituto Cervantes di Roma, ha avuto la possibilità di rappresentare il Fondo María Zambrano della suddetta biblioteca.

Jornadas Internacionales sobre María Zambrano.

Jornadas internacionales sobre María Zambrano

Los días 10 y 11 de diciembre han tenido lugar las Jornadas Internacionales “Escrituras de la identidad y del exilio: visiones de Europa a partir de María Zambrano”.

Estas Jornadas Internacionales, organizadas por el Departamento de Lengua, Literatura y culturas extranjeras de la Università degli Studi Roma Tre, en colaboración con la Fundación María Zambrano, (GILCO) Grupo de Investigación en Literatura Contemporánea y (GEXEL) Grupo de Estudios del Exilio Literari y patrocinadas por el Instituto Cervantes de Roma, están adscritas al ciclo de actividades de Herencias —scritture di memoria e identità, y pretenden brindar una oportunidad de investigación y creación multidisciplinar que pueda abordar desde la filosofía y la escritura los desafíos sociales y culturales que tiene la Europa actual en materia de memoria democrática e histórica.

Las jornadas fueron inauguradas por Simone Trecca, director del Departamento de LLCS, Ignacio Peyró, director del Instituto Cervantes de Roma y Marifé Santiago Bolaños, Fundación María Zambrano y en ellas han intervenido distintos especialistas en la obra de Zambrano como Elisabetta Sarmati (Sapienza Università di Roma), Paola Cattani (Università degli Studi Roma Tre), Esther Lázaro Sanz (Universitat Autònoma de Barcelona), Nieves Rodríguez Rodríguez (Universidad Complutense de Madrid/Universidad de Alcalá), Ignacio Amestoy (autor teatral), Rubén Buren, Juanma Romero Gárriz y Carmen Soler.

Además, Begoña Colmenero Niño, responsable de la Biblioteca María Zambrano del Instituto Cervantes de Roma, tuvo la posibilidad de presentar el Fondo María Zambrano de dicha biblioteca.

Demolinguistica dello spagnolo in Italia

La scorsa settimana è stato pubblicato il libro Demolingüística del español en Italia. Con un’appendice sullo spagnolo a Malta, San Marino e Città del Vaticano. Si tratta del quinto volume della collana “Lo spagnolo in Europa”, un progetto realizzato dall’Istituto Cervantes in collaborazione con l’Università di Heidelberg e l’Università di Zurigo.

La pubblicazione offre un rigoroso e interesante studio che traccia e ripercorre attraverso i suoi dati la presenza, l’uso e lo studio dello spagnolo in Italia, San Marino, Malta e Città del Vaticano.

Lo studi risalta la importanza dello spagnolo in Italia, visto che nell’anno accademico 2019/2020 quasi 4 milioni di persone conoscevano o utilizzavano lo spagnolo in questo Paese, pari al 6,6% della popolazione totale.

Il libro é disponibile nella nostra biblioteca e presso il Centro Virtuale Cervantes.

La semana pasada se presentó en la sede del Instituto Cervantes en Madrid el libro Demolingüística del español en Italia. Con un anexo sobre el español en Malta, San Marino y Ciudad del Vaticano. Se trata del quinto volumen de la colección «El español en Europa», un proyecto creado por el Instituto Cervantes en colaboración con la Universidad de Heidelberg y la Universidad de Zúrich.

La publicación ofrece un interesante y riguroso estudio que dibuja y recorre a través de sus datos la presencia, el uso y el estudio del español en Italia, San Marino, Malta y Ciudad del Vaticano.
El estudio destaca la fortaleza del español en Italia, ya que en el año académico 2019/2020 casi 4 millones de personas conocían o utilizaban el español en este país, lo que representa un 6,6 % de la población total.
El libro está disponible en nuestra biblioteca y en el Centro Virtual Cervantes.

Club di lettura «Animalitos» di Lucía Alba Martínez

La giovane scrittrice Lucía Alba Martínez presenterà il martedí 26 novembre alle 17:30, il suo esordio letterario nella Biblioteca María Zambrano, insieme all’insegnante di spagnolo Gorka Larrabeiti.

Inés, la protagonista del romanzo, è una ventenne che attraversa una crisi personale che non riesce a superare. La sua vita attuale è nel caos ed è bloccata in un circolo autodistruttivo di sesso sporadico e abuso di alcol. Attraverso sogni e ricordi ci racconta episodi della sua infanzia, che guarda da lontano con nostalgia, ma che è l’unica raggione per cui che riesce a illuminare i giorni più bui.

Con uno sguardo coraggioso e vulnerabile, pieno di tenerezza, umorismo e ironia, «Animalitos» ci porta nei sogni e nella memoria, sulla linea sottile tra passato e presente, per parlare di radicamento e sradicamento, amore e disamore, rifugio e impotenza.

Lucía Alba Martínez (Madrid, 1992) è scrittrice e traduttrice. Ha trascorso la maggior parte della sua infanzia e adolescenza in Tunisia. Ha studiato Letteratura Generale e Comparata presso l’UCM ed è traduttrice letteraria dall’inglese, dal francese e dall’italiano. Ha pubblicato articoli sulla letteratura in riviste letterarie come Quimera e CTXT.

La joven escritora Lucía Alba Martínez presentará el martes 26 de noviembre a las 17:30, su debut literario en la Biblioteca María Zambrano, acompañada por el profesor de español Gorka Larrabeiti.

Inés, la protagonista de la novela, es una joven que atraviesa un momento de crisis personal que no consigue superar. Su vida actual es un caos y está estancada en un bucle autodestructivo de sexo esporádico y abuso de alcohol. A través de los sueños y recuerdos nos va contando episodios de su infancia que mira desde la distancia con nostalgia, pero que es lo único que consigue iluminar los días más oscuros. 

Con una mirada valiente y vulnerable, cargada de ternura, humor e ironía, «Animalitos» nos adentra en los sueños y la memoria, en la fina línea entre pasado y presente, para hablar del arraigo y el desarraigo, el amor y el desamor, el amparo y el desamparo.

Lucía Alba Martínez (Madrid, 1992) es escritora y traductora. Ha vivido la mayor parte de su infancia y adolescencia en Túnez. Estudió Literatura General y Comparada en la UCM y es traductora literaria del inglés, francés e italiano. Además, ha publicado artículos sobre literatura en medios como Quimera o CTXT.

Álvaro Pombo, Premio Cervantes 2024.

Lo scrittore spagnolo Álvaro Pombo (Santander, 1939) è il nuovo vincitore del Premio Cervantes 2024, il più prestigioso riconoscimento della letteratura in spagnolo.

L’autore vanta un’ampia carriera letteraria, con quasi mezzo secolo di pubblicazioni, tra cui romanzi, poesie, racconti, articoli giornalistici e saggi. Nel corso della sua carriera ha vinto più di una dozzina di premi: tra questi il Premio Planeta nel 2006, il Premio Nadal nel 2012 e il Premio Francisco Umbral nel 2023.

Dal 2004 è titolare della cattedra con la “j” minuscola della Real Academia de la Lengua (Reale Accademia della Lingua).

Il suo stile introspettivo e poetico e la sua profonda esplorazione della condizione umana lo hanno reso una figura centrale della letteratura contemporanea. Egli stesso ha dichiarato che il suo lavoro cerca di catturare la “verità” attraverso la letteratura, esplorando le dimensioni più profonde della vita umana.

Le sue opere e il suo percorso personale riflettono il suo impegno per la visibilità e i diritti della comunità LGBT+, essendo stato uno dei primi scrittori ad affrontare questo argomento in Spagna.

Ha detto di sé: “Vorrei essere ricordato come poeta e scrittore di alcuni racconti e poesie. Vorrei essere ricordato per la mia eloquenza, ma soprattutto per i miei amici. Non dimentico nulla, ricordo le persone che ho amato e quelle che non ho amato. Ho riso molto, mi sono divertito molto e ho fatto ridere molte persone. Vorrei essere ricordato perché ho un buon senso dell’umorismo”.

Quasi tutta la sua bibliografia è disponibile nella nostra biblioteca sia en formato cartaceo che elettronico.

El escritor español Álvaro Pombo (Santander en 1939) es el flamante Premio Cervantes 2024, el galardón más prestigioso de la literatura en español.

El autor cuenta con extensa trayectoria literaria, con casi medio siglo de publicaciones, entre novelas, poemas, relatos, artículos en prensa y ensayos. Ha ganado más de una decena de premios a lo largo de su carrera: entre ellos el Premio Planeta en el 2006, El Nadal en el 2012, el Francisco Umbral en 2023.

Desde 2004 ocupa el sillón «j» minúscula de la Real Academia de la Lengua.

Su estilo introspectivo y poético y su profunda exploración de la condición humana, lo ha consolidado como una figura central en la literatura contemporánea. Él mismo ha declarado que su obra busca captar la «verdad» a través de la literatura, explorando las dimensiones más profundas de la vida humana. 

Su obra y trayectoria personal reflejan su compromiso con la visibilidad y los derechos del colectivo LGTB+, siendo uno de los primeros escritores en abordar esta temática en España. 

Ha dicho de sí mismo “Me gustaría ser recordado como poeta y escritor de algunos relatos y poemas. Me gustaría ser recordado por mi elocuencia, pero sobre todo por mis amigos. No olvido nada, recuerdo las personas que quise y las que no quise. Me he reído mucho, me he divertido mucho y he hecho reír muchos. Me gustaría ser recordado porque tengo buen humor”.

La cas totalidad de su bibliografía está disponible en nuestra biblioteca tanto en papel como en formato electrónico.

Donazione bibliografica di Piero Sanavio

Abbiamo recentemente ricevuto nella nostra biblioteca una generosa donazione da parte della famiglia dello scrittore, giornalista e traduttore Piero Sanavio (1930-2019).

Sanavio, specialista di Ezra Pound, ha vissuto a Londra e negli Stati Uniti, dove ha insegnato e tenuto conferenze, tra l’altro, presso le Università di Brandeis, Michigan, Porto Rico, Yale e Harvard. A Parigi ha lavorato come diplomatico per l’UNESCO. In Italia ha insegnato per un breve periodo all’Università Orientale di Napoli e all’Università della Tuscia di Viterbo.

Come giornalista ha collaborato con varie testate come L’Adige; Il Corriere Tridentino; La Posta dell’Adda e, successivamente (1965-1966), da Parigi, con il quotidiano Il Mondo di Mario Panunzio e La Fiera etteraria. Successivamente ha scritto per Hystrio, Il Dramma e le pagine culturali de Il Sole -24 Or, Il Gazzettino e l’Avanti!

È stato fondatore e presidente dell’“Institut Eugène Sigaud pour une Anthropologie de l’écriture” di Parigi.

Oltre alla carriera di giornalista, è stato uno scrittore prolifico che ha coltivato diversi generi come la narrativa, la poesia, la saggistica e il teatro.

Ha vinto diversi premi come il Premio Litterario Nazionale “Bonfiglio” (1964) per il romanzo La Maison-Dieu; il Premio Nazionale Litterario Pisa (1978) per il romanzo La Patria; il Premio Orient-Express e Feronia (2000) per il romanzo La Felicità della Vita. Nel 1998, l’opera teatrale La Seduzione ha vinto il Premio Formia-Ruggero Paone.

La donazione, che comprende opere di Cervantes, García Márquez, Ángel Crespo, Mariano Azuela, una prima edizione spagnola di Diario argentino di W. Gombrowicz tradotto da Sergio Pitol, o l’enciclopedia Los toros: tratado técnico e histórico di Cossío, è entrata a far parte della collezione bibliografica della nostra biblioteca ed è disponibile per la consultazione.

Recientemente hemos recibido en nuestra biblioteca una generosa donación de la familia del escritor, periodista y traductor Piero Sanavio (1930-2019).

Sanavio, especialista en Ezra Pound, vivió en Londres y Estados Unidos, donde enseñó y fue conferenciante, entre otras, en las Universidades de Brandeis, Michigan, Puerto Rico, Yale y Harvard. En París trabajó como diplomático para la UNESCO. En Italia enseñó brevemente en la Universidad Oriental de Nápoles y en la Universidad de la Tuscia, Viterbo.

Como periodista colaboraba con diversos periódicos como L’Adige; Il Corriere Tridentino; La Posta dell’Adda e, posteriormente (1965-1966), desde París, con el periódico Il Mondo di Mario Panunzio y La Fiera etteraria. Más tarde escibirá en Hystrio, Il Dramma y enlas páginas culturales de Il Sole -24 Or, Il Gazzettino y l’Avanti! 

Fue fundador y presidente del «Institut Eugène Sigaud pour une Anthropologie de l’écriture», en París.

Además de su carrera como periodista, fue un escritor prolífico que cultivó distintos géneros como la narrativa, la poesía, el ensayo y el teatro.

Ganó distintos premios como el Premio Litterario Nacionale » Bonfiglio» (1964) con la novela La Maison- Dieu; el Premio Nacional Litterario Pisa (1978) con la novela La Patria; el premio Orient-Express y Feronia (2000) con la novela La Felicità della Vita. Nel 1998, el texto teatral La Seduzione, ganó el premio Formia-Ruggero Paone.

La donación, que incluye obras de Cervantes, García Márquez, Ángel Crespo, Mariano Azuela, una primera edición en español de Diario argentino de W. Gombrowicz traducida por Sergio Pitol, o la enciclopedia Los toros: tratado técnico e histórico de Cossío, ha pasado a formar parte del fondo bibliográfico de nuestra biblioteca y está disponible para su consulta.

Letture animate: ¡Buen Camino, Celestino!

El 27 de mayo de 2024 en Biblioteca por | Sin comentarios

Sabato 15 giugno alle ore 10:00

Vieni a goderti le avventure di Celestino nel nostro Storyteller Ti aspettiamo!

Celestino parte per il suo viaggio allegro e leggero, ma i suoi amici, con le migliori intenzioni, finiscono per riempire il suo zaino con oggetti “per ogni evenienza” che non può portare. Riuscirà il nostro tenace Celestino ad arrivare a destinazione? Una storia divertente e musicale in cui ogni viaggiatore si identificherà e che delizierà i bambini. Vorresti poter togliere un po’ di peso dal povero Celestino!

Sábado 15 junio a las 10:00 h

Ven a disfrutar de las aventuras de Celestino en nuestro Cuentacuentos ¡Te esperamos!

Celestino emprende su viaje feliz y ligero, pero sus amigos, con la mejor de las intenciones, acaban llenándole la mochila de “por si acasos” con los que no puede cargar. ¿Logrará llegar a su destino nuestro tenaz Celestino? Una historia divertida y musical con la que todo viajero se sentirá identificado y que deleitará a los niños. ¡Desearás poder quitarle algo de peso de encima al pobre Celestino!

Con Déssirée Briones.

Club di Lettura: MANIAC, di Benjamin Labatut

El 24 de mayo de 2024 en Biblioteca por | Sin comentarios

Una novela vertiginosa sobre los límites del pensamiento y los delirios de la razón.

Quando alla fine della seconda guerra mondia­le John von Neumann concepisce il MANIAC – un calcolatore universale che doveva, nel­le intenzioni del suo creatore, «afferrare la scienza alla gola scatenando un potere di cal­colo illimitato» –, sono in pochi a rendersi conto che il mondo sta per cambiare per sem­pre. Perché quel congegno rivoluzionario – parto di una mente ordinatrice a un tempo cinica e visionaria, infantile e «inesorabil­mente logica» – non solo schiude dinanzi al genere umano le sterminate praterie dell’in­formatica e dell’intelligenza artificiale, ma lo conduce sull’orlo dell’estinzione, liberan­do i fantasmi della guerra termonucleare.

Con questo nuovo libro, Labatut si conferma uno straordinario tessitore di storie, capace di trascinare il letto­re nei labirinti della scienza moderna, la­sciandogli intravedere l’oscurità che la nutre.

Benjamín Labatut è nato a Rotterdam, Paesi Bassi, nel 1980. Ha trascorso la sua infanzia a L’Aia e all’età di quattordici anni si è stabilito a Santiago del Cile. Qui comincia La Antartide, il suo primo libro di racconti, ha vinto il Premio Caza de Letras e il Premio Municipale di Santiago. Il suo secondo libro, After the Light, consiste in una serie di appunti scientifici, filosofici e storici sul vuoto, scritti dopo una profonda crisi personale.

Oltre a MANIAC, ha pubblicato La pietra della follia e Un verdor terribile, un successo editoriale tradotto in 32 lingue e finalista all’International Booker Prize.

La società dell’ignoranza, in presenza di Daniel Innerarity

El 20 de mayo de 2024 en Biblioteca por | Sin comentarios

Presentazione del libro: La società dell’ignoranza: sapere e potere nell’epoca dell’intecertezza, di Daniel Innerarity. Martedì, 28 mayo @18:00. Biblioteca Europea. Via Savoia, 13/15, 00198 Roma. Prenota qui

In tempi di costante accelerazione e di emergenze, in cui ogni decisione richiede la massima tempestività, si assiste a una crescente «deregolamentazione del mercato cognitivo», alla proliferazione di stereotipi, pregiudizi e automatismi mentali. Questi meccanismi, di per sé necessari al funzionamento di una democrazia complessa, sono spesso però anche il terreno fertile di populismi, demagogia e negazionismi di ogni tipo.
Innerarity accompagna il lettore in una decostruzione del principio di razionalità moderna, che presiede alla produzione del sapere, rivalutando il ruolo dell’ignoto: non vi è infatti «scoperta scientifica o invenzione tecnologica», ci dice l’autore, «che non porti con sé, come la sua ombra, una nuova mancanza di conoscenza». Ripensare il valore di ciò che non sappiamo e fare i conti con le sue implicazioni è allora il compito più urgente della società contemporanea e della vita, individuale e collettiva.

DANIEL INNERARITY (Bilbao, 1959)Professore di Filosofia politica e sociale, ricercatore presso l’Universidad del País Vasco e titolare della cattedra Artificial Intelligence and Democracy dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze, opinionista di «El País» e «La Vanguardia», è stato visiting professor alla Sorbona, alla London School of Economics e all’Università di Georgetown. Nel 2022 gli è stato conferito il Premio Nacional de Investigación Ramón Menéndez Pidal per le Discipline umanistiche. Castelvecchi ha già pubblicato Pandemocrazia. Una filosofia del mondo contagiato (2023), Una teoria della democrazia complessa. Governare nel XXI secolo (2022) e Politica per perplessi (2020).

Club di lettura: La parola del muto, di Julio Ramón Ribeyro

21 maggio, ore 17:30, in biblioteca.

I racconti di Julio Ramón Ribeyro, pur nella loro versatilità, formano un mondo narrativo organico e personalissimo, in cui il contenuto profondamente umano dei suoi temi si coniuga con una tecnica raffinata e uno stile chiaro e conciso.
Inizialmente circoscritte alla piccola borghesia e agli emarginati dell’ambiente urbano di Lima, le sue storie hanno gradualmente acquisito ampiezza e universalità, fino ad abbracciare l’uomo del nostro tempo, nello specifico un certo tipo di umanità, prodotto della città o del paese, che si confronta con situazioni estreme e non è in grado di discernere tra il reale e l’illusorio, tra il possibile e l’impossibile, condannato a una lotta solitaria che si perde in anticipo.

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Letture animate: El monstruo de colores

El 29 de abril de 2024 en Biblioteca por | Sin comentarios

Sabato 20 maggio alle ore 10:00

Ti è mai capitato di finire nei guai con le tue emozioni?
Ebbene, la stessa cosa è successa al Mostruo de Colores, che deve imparare a mettere in ordine gioia, tristezza, rabbia, paura e calma. Con questo magnifico album illustrato e le sue illustrazioni espressive, il tuo bambino potrà identificare facilmente le diverse emozioni che vive durante la giornata.

Sábado 20 de mayo a las 10:00 h.

¿Alguna vez os habéis hecho un lío con vuestras emociones?
Pues eso mismo le ha sucedido al Monstruo de Colores, que deberá aprender a poner en orden la alegría, la tristeza, la rabia, el miedo y la calma. Con este magnífico álbum ilustrado y sus expresivas ilustraciones, vuestro hijo podrá identificar con facilidad las distintas emociones que vive durante el día.

Laura Pugno, Bibliotecaria per un giorno

Poeta, scrittrice, traduttrice e operatrice culturale, Laura Pugno viene a trovarci in occasione della Giornata Mondiale del Libro e dei Diritti di Autore per condividere con noi i libri che hanno segnato la sua biografia personale, professionale e creativa.

È autrice di poesie, romanzi, saggi, sceneggiature e opere teatrali.

Ha tradotto poesie, romanzi e saggi dall’inglese, dal francese e dallo spagnolo. Mettiamo in evidenza le sue traduzioni di rinomati poeti spagnoli, come Federico García Lorca, Rafael Cadenas, Idea Vilariño e altri.

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Lettura animata: Tre storie e un disegno

El 14 de marzo de 2024 en Biblioteca por | Sin comentarios

Sábado 6 de abril – ore 10:00- in biblioteca

Attività per ragazzi e ragazze dai 3 ai 7 anni e per il pubblico familiare in generale in cui Edu Flores e Raquel Garrido, redattori di Apila, ci immergeranno nel mondo delle storie illustrate. Ascolteremo storie e ci divertiremo a disegnare. Una mattinata per far volare la fantasia. Porta i tuoi colori. Ne avrai bisogno!

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Cuentacuentos: Marcelina en la cocina

Un cuento de Gracia Iglesias y Sara Sánchez. Publicado por la editorial Miau

Sabato 16 marzo alle ore 10:00. Nella biblioteca. Prenota qui

Non perdetevi questa divertente attività per bambini presso l’Instituto Cervantes! Vieni a goderti la storia di Marcelina in cucina, piena di sorprese e lezioni. I più piccoli si immergeranno in un mondo fantastico mentre apprenderanno preziose lezioni. Un’esperienza da non perdere!

Marcelina la giraffa, che non sa cucinare, vuole preparare un’ottima cena che piacerà a sua nipote. Potete immaginare il caos che verrà combinato. I suoi amici gli consigliano mille pazzie e la cena si trasforma in una festa pazzesca. Oh, cara Marcelina. Che disastro in cucina. Come lo sistemerai? E cosa mangeremo per cena?

Vieni con tutta la famiglia e unisciti alla magia della narrazione dal vivo!

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Club de Lectura: ‘Desencajada’, de Margaryta Yakovenko

Giovedì 14 marzo alle 17:30. Prenota il tuo posto qui.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, la Biblioteca María Zambrano dell’Istituto Cervantes di Roma ha organizzato questo circolo di lettura dedicato alla scrittrice Margaryta Yakovenko che ci accompagnerà online durante la sessione. Nata in Ucraina nel 1992 ma presto trasferitasi in Spagna, che sidiventa punto di fuga per il racconto di una rottura amorosa nell’era di Instagram, la ricostruzione di una storia familiare segnata da migrazioni, difficoltà economiche e la testimonianza di una generazione che ha assunto le proprie condizioni materiali come uno stato di crisi permanente. Allo stesso tempo, la biografia del nostro personaggio ospita la storia di due delusioni: quella dell’Unione Sovietica del XX secolo e quella della società occidentale del XXI secolo.

Influenzata dalla narrativa di Zadie Smith, dal lirismo di Anne Carson o dal giornalismo di Svetlana Aliexevich, il romanzo d’esordio di Margaryta Yakovenko si distingue in particolare per la capacità di intrecciare una storia soggettiva in un complesso tessuto socio-politico, e per la natura singolare della sua opera. Yakovenko si distingue in particolare per la capacità di intrecciare una storia soggettiva in un complesso tessuto socio-politico, e per la natura singolare della sua narratrice: accattivante, avvincente, accattivante e accattivante. La sua narratrice: accattivante sia per la sua fragilità che per la sua forza.

Margaryta Yakovenko si è trasferita a Los Alcázares all’età di sette anni. Ha studiato giornalismo all’Università di Murcia e ha conseguito un master in politica internazionale presso l’Universitat de la Cruz, giornalismo politico internazionale presso l’Università Pompeu Fabra. È stata scrittrice e redattrice presso PlayGround, El Periódico de Cataluña e La Opinión. Attualmente lavora a El País. Ha pubblicato il racconto «No queda tanto» nell’antologia Cuadernos de Medusa (2018), edita da Amor de Madre. Desencajada (2020, Caballo de Troya) è il suo primo romanzo.

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Cuentacuento: Te quiero un montón

Sabato 24 febbraio ore 10.00

In questa storia Garbancito scoprirà in quanti modi sua madre lo ama.

La madre di Garbancito è molto impegnata e lui ha bisogno che lei le dica che lo ama. Questa bellissima storia mostra come ogni momento della vita di una mamma e del suo piccolo possa diventare la più tenera delle storie.

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E-LEemos Club Virtual de Lectura para estudiantes de español

E-LEemos debutta quest’anno con una bellissima opera illustrata di Ernesto Rodríguez, Un día en Málaga, una lettura divertente per gli studenti di spagnolo che racconta la storia di Lea, una ragazza danese, e di un giovane pittore di Malaga le cui strade si incrociano su una spiaggia di Marbella.

Per questa lettura, oltre ai nostri dinamizzatori dell’Instituto Cervantes, avremo la collaborazione del Museo Picasso di Malaga, che sarà con noi online attraverso la chat della piattaforma. Godetevi la lettura mentre praticate lo spagnolo e conoscete una delle città più belle della Spagna! 

Vi invitiamo ad ascoltare la musica che accompagna la lettura https://open.spotify.com/playlist/0HgD0KVcJf0bQ2EYvQEWmB?si=a951371185ba43a5

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Novedades en la biblioteca. Febrero 2024

El 4 de febrero de 2024 en Biblioteca por | Sin comentarios

El catálogo te muestra todas las novedades que adquiere la biblioteca. Te recomendamos algunas de las últimas adquisiciones. Puedes ver el listado completo aquí

La nueva novela del Premio Nobel de Literatura

La historia de un hombre que soñó un país unido por la música y enloqueció queriendo escribir un libro perfecto que lo contara. Una suerte de Quijote en América.

Toño Azpilcueta pasa sus días entre su trabajo en un colegio, su familia y su gran pasión, la música criolla, sobre la que lleva investigando desde su juventud. Un día, una llamada le cambia la vida. Una invitación para ir a escuchar a un guitarrista desconocido, Lalo Molfino, personaje del que nadie sabe demasiado, pero de gran talento, parece confirmar todas sus intuiciones: el amor profundo que siente por los valses, marineras, polkas y huainos peruanos tiene una razón más allá del placer de escucharlos (o bailarlos).

Un inquietante tríptico sobre los sueños del siglo XX y las pesadillas del siglo XXI.

MANIAC explora los límites de la razón trazando el camino que va desde los fundamentos de las matemáticas hasta los delirios de la inteligencia artificial. Guiado por la enigmática figura de John von Neumann, un moderno Prometeo que hizo más que nadie por crear el mundo que habitamos y adelantar el futuro que se avecina, en este libro Benjamín Labatut se sumerge en las tormentas de fuego de las bombas atómicas, en las mortíferas estrategias de la Guerra Fría y en el nacimiento del universo digital.

La misteriosa historia de un magnate neoyorkino de los años veinte.

Fortuna
explora los entresijos del capitalismo americano, el poder del dinero, las pasiones y las traiciones que mueven las relaciones personales y la ambición que todo lo malea. Benjamin Rask y su esposa Helen dominan Nueva York: él, un magnate financiero que ha amasado una fortuna; ella, la hija de unos excéntricos aristócratas. Pero a medida que la década se acerca a su fin, y sus excesos revelan un lado oscuro, a los Rask empiezan a rodearlos las sospechas…

Puedes ver la selección completa de novedades aquí

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